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lunedì 2 marzo 2009

Napoli in bottiglia.

Un giorno il mago Virgilio volle escogitare un sistema per difendere dagli attacchi dei nemici la sua città. Pensa e ripensa, ebbe una grande idea: costruì una piccolissima Napoli, un modellino minuscolo che riproduceva in tutti i minimi particolari la città, senza tralasciare nessuna casa e nessun vicolo. Chiuse poi il suo lavoro in una bottiglia. Le pareti di vetro sarebbero diventate uno scudo anche per la città reale. Fin quando la piccola Napoli fosse rimasta nella bottiglia, a quella vera non sarebbe potuto accadere nulla di male. Putroppo, però, un giorno la bottiglia si ruppe e, con essa, l'incantesimo: Napoli dovette subire nuovamente sconfitte e saccheggi.


 Partenope.

Narra una leggenda che Partenope fosse una sirena bellissima che, non essendo riuscita ad amaliare con il suo canto Ulisse, preferì uccidersi. Il suo corpo venne ritrovato nel luogo in cui poi sorse il primo nucleo della città di Napoli, che da lei prese il nome.
A noi però piace raccontarti un' altra versione della storia.

Partenope era una bellissima ragazza, che amava tanto il mare. Viveva su un' isola dell'antica Grecia, circondata dall'affetto dei suoi genitori e della su sorella, ma non era felice: tutte le sere si sedeva su uno scoglio e sognava luoghi sconosciuti, terre lontane in cui andare. Su di un'isola vicina viveva Cimone, un giovane marinaio. I due si erano incontrati nei loro vagabondaggi della sera lungo le spiagge e ben presto avevano finito per innamorarsi. Partenope però era stata promessa in sposa da suo padre ad Eumeo. Insieme a Cimone decise per tanto di fuggire lontano. Giunsero sulla costa, in una regione brulla e arida, con molte caverne e molti rifugi naturali in cui nessuno avrebbe più potuto trovarli. Quella terra brulla si trasformò in pocchissimo tempo in una terra magnifica, piena di fiori, di piante, di animali amici: l'amore dei due giovani aveva trasformato anche ciò che li circondava. L'incanto di questi posti non riuscì a restare segreto per molto: in tutto il mar Mediterraneo si parlava della loro bellezza e dell'amore dei due giovani che l'abitavano. Ecco allora giungere, sulle coste della Campania, persone da ogni luogo dalla: Grecia, dall'Egitto, dalla lontana Francia. Tutte devote a questa giovane ragazza, che divenne così divinità protettrice del popolo campano.



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