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venerdì 25 aprile 2008

Una visita alle grotte di Castelcivita







Il 21 aprile siamo andati a visitare le Grotte di Castelcivita per ammirare le stalattiti e le stalagmiti che si sono formate grazie al fenomeno del carsismo.


CASTELCIVITA è situata alle pendici dei Monti Alburni a 587m sul livello del mare. Castelcivita è un nome recente: infatti, come molti paesi della Campania costruiti sull'alto di qualche montagna e poi distrutti, ha subito varie denominazioni. Il paese è indicato nei documenti Angioini col nome di Civita Pantuliano mentre in età Aragonese, col nome di Castelluccio, probabilmente per indicare, già dal XIII secolo, una piccola città castellata. Si pensa che la recinzione totale di Castelcivita sia opera di Pandolfo Fasanella, gran feudatario, il quale la fece costruire per ordine di Carlo I D'Angiò. Il centro storico presenta l'antica struttura di fortezze e infatti è caratterizzato da vie e viuzze che si intersecano tra di loro e da innumerevoli scalini interrotti di tanto in tanto da qualche spiazzo.

ORE 8.00 siamo già sistemati sul pullman pronti a partire. Salutiamo le mamme e...VIA



Finalmente siamo arrivati...per qualcuno è stato duro resistere fin qui...le curve ci hanno fatto soffrire molto...ora è tempo di merenda prima di entrare nelle grotte.










IN QUESTO PUNTO CI DOVREBBERO ESSERE LE FOTO DELLE GROTTE,MA ERA VIETATO USARE LA MACCHINA FOTOGRAFICA PERCHE' IL FLASH AVREBBE POTUTO ROVINARE LE BELLEZZE CHE ABBIAMO OSSERVATO E PER QUESTO DIGITEREMO SOLO LE NOTIZIE INTERESSANTI APPRESE DALLA GUIDA.


Le grotte di Castelcivita sono lunghe 4,800km, furono scoperte nel 1889 da due ragazzi. Le grotte erano piene di guano (escrementi di pipistrello) che provocava la formazione di anidride carbonica e per questo la lampada dei ragazzi si spense. Caddero...uno morì e l'altro impazzì.


Nel 1929 uno studioso riprovò ad esplorare le grotte portando con sè un cane, che sarebbe stato un campanello d'allarme in quanto avrebbe segnalato la presenza di anidride carbonica.


Questa seconda spedizione andò bene, si iniziò ad esplorare le grotte e in seguito il guano fu preso da una nota industria che lo trasformò in concime.


L'esplorazione delle grotte ci ha mostrato uno scenario fantastico: ogni sala aveva una sua caratteristica grazie alle concrezioni presenti in essa. Stalattiti e stalagmiti hanno formato, nei secoli, forme particolari, nelle quali si possono riconoscere sagome conosciute.


Elenchiamo di seguito le sale visitate e le loro caratteristiche:

SALA DEL CASTELLO:STALATTITE A FORMA DI CASTELLO

CAVERNA DEL COCCODRILLO:TESTA DI UN COCCODRILLO
CARTINA AMERICA DEL SUD

CASCATA DEI COLORI:I COLORI SI FORMANO PER I MINERALI PORTATI DALL’ACQUA. VIOLACEO-NERO PER IL MANGANESIO, VERDE PER IL MUSCHIO

CAVERNA BERTARELLI (NOME DELLO SPELEOLOGO CHE HA COLLABORATO ALL’ESPLORAZIONE):COLONNA GIGANTE ALTA 8 METRI, LA PAGODA:CONCREZIONE FOSSILE, CHE NON CRESCE PIU’, IL PRESEPE
SALA DELLA CATTEDRALE:
TANTE CONCREZIONI IN FORMAZIONE, E’ ALTA 28m, LE STALATTITI HANNO LA FORMA DI UN ORGANO

STANZA DEI SALAMI:IL CANALETTO CENTRALE DI OGNI CONCREZIONE SI E’ OTTURATO E SI E’ AVUTA QUESTA PARTICOLARE FORMA CHE SOMIGLIA A DEI SALAMI

TRATTO DELLA GRANDE FRANA:MOLTI MILLENNI FA SI SONO AVUTI DEI CROLLI UNA STALATTITE E’ CADUTA E SI E’ UNITA A UNA STALAGMITE FORMANDO LE LANCETTE DI UN OROLOGIO.

La visita alle grotte è finita, abbiamo incontrato anche i pipistrelli, che spaventati dalla nostra presenza, svolazzavano nelle grotte.

Eccoci giunti all'area pic-nic





Qualcuno sente il bisogno di stare un pò tranquillo...
qualcun altro chiacchiera...cosa si diranno?
E' bello avere tanto spazio verde tutto per noi...
Gnam gnam...quante cose buone ci hanno dato le nostre mamme.



Siamo già stanchi di stare seduti e allora...




...ci dedichiamo ai giochi








Le maestre "tentano" di raggrupparci...ma c'è chi fa finta di nulla






...poi ci portano a vedere il fiume da vicino.






Due amici speciali ci hanno seguito dalle grotte fino al fiume e ci hanno fatto compagnia durante il pranzo e i giochi.









E' tempo di andare via, dobbiamo arrivare lassù per raggiungere l'ultima tappa della nostra uscita...














... la "Torre Angioina" che ospitava la mostra sulla civiltà contadina.









Ecco alcune cose che abbiamo potuto ammirare e che ci hanno fatto capire quanto diversa fosse la vita in quel periodo.

QUESTA E' L'IMMAGINE DELLA TORRE PRIMA DI ESSERE RESTAURATA




I VESTITI DELLA FESTA E IL VESTITO BIANCO DA SPOSA




LA CULLA: UN CESTO DI VIMINI POGGIATO SU PIEDI DI FERRO




IL LETTO DI PAGLIA E ALCUNI PIGIAMI

IL TAVOLO DA LAVORO DEL CALZOLAIO




OGGETTI DI USO QUOTIDIANO